L’ orrore

Seguire le variegate vicende dei festival jazz nel nostro paese richiede una buona dose di umorismo, un po’ come per le vicende politiche. Lì ci sono i Lollobrigida, i Razzi e i Toninelli che allietano i cuori e sorreggono gli spiriti, impossibile non pensare che, se ce l’ hanno fatta loro, tutto è possibile a chiunque, a patto di essere cognati o peones senz’ arte ne parte.

Come dicevo, anche nella lettura dei cartelloni dei festival jazz spesso mi scappa il sorriso, ogni tanto la risata solitaria, qualche volta l’urlo alla Munch. Oggi mi sono imbattuto in quello che potrebbe essere il peggior festival italiano. Ma siamo cauti, la concorrenza è spietata, i direttori artistici si vendono il vendibile pur di apparire nella speciale classifica dell’ orrore.

Per il momento però il Taranto Jazz Festival stacca tutti di diverse lunghezze. Un vero colpo da maestro da parte del direttore artistico, di cui fortunatamente ignoro tutto, riuscire a fare un programma così bislacco, che ho dovuto rileggere un paio di volte l’ articolo per essere sicuro di non essere vittima di uno scherzo generato dall’ intelligenza artificiale. Si, perché di intelligenza umana qui è difficile trovare tracce.

TARANTO – Toccherà anche la canzone d’autore, il blues e il country la quinta edizione del Taranto jazz festival, in scena dal 18 al 21 luglio nell’arena della Villa Peripato. Chiara Civello, Tosca, Morgan e Joe Bastianich i protagonisti di una delle rassegne di riferimento dell’estate musicale tarantina.

Fonte : La Gazzetta del Mezzogiorno

Gioco, partita, incontro. A Taranto la palma dell’ orrore.

2 Comments

  1. Non parliamo nemmeno di queste cose, è sempre pubblicità a loro favore. Qualche faccia di bronzo poi è pure capace di passare per martire del purismo passatista. Purtroppo per queste cose c’è un pubblico, convinto pure. Infine, un’osservazione spiacevole, ma che a questo punto va fatta comunque: dietro ed a copertura di questi caravanserragli ci sono tutte le retoriche della contaminazione, dell’abbattimento degli steccati dei generi e via pontificando. Per uno scarso 1% di frutti creativi che ne possono essere venuti, c’è un 99% di fuffa infestante e vorace di denari pubblici. Il DNA del jazz risiede nella sua evoluzione storica, che comprende molte cose, ma non OGNI cosa. Se si dribbla questa piccola verità, ogni ‘orrore’ diventa possibile. Milton56

    Piace a 1 persona

    1. Io credo invece che sia necessario prendere posizione, almeno quando il limite del ridicolo è ampiamente superato. Il silenzio è assenso, ed è già praticato da tutti gli addetti ai lavori, magazine e siti web dedicati alla nostra musica inclusi. Una voce fuori dal coro, la mia, la nostra, che vuole demarcare un confine tra la bellezza e l’ inganno. Con ironia e leggerezza, poi ognuno è libero di avere gli eroi che predilige, e pazienza se nella maggioranza dei casi si tratta di eroi di cartone ….

      "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.