Dieci anni di Jazz a colazione

Le ricorrenze nel jazz hanno un significato particolare, e quando una rassegna nata quasi per scommessa arriva al decimo compleanno è davvero il caso di festeggiare e fare un pò di riepilogo delle pagine felicemente passate. E’ quanto avverrà ad avvio dell’edizione 2024 della rassegna Jazz’n’breakfast, ideata e diretta da Rodolfo Cervetto, affermato batterista della scena jazz nazionale e promotore instancabile di mille iniziative legate a questa musica, oltrechè Presidente del più longevo jazz club cittadino, il Louisiana . Per “raccontare” la storia dei dieci anni di Jazz’n’breakfast, iniziata nel 2015 con un concerto del trio del sassofonista Antonio Marangolo, si è pensato ad un’occasione speciale, un concerto, questa volta serale, di un ampio enesemble diretto da Edomondo Romano, poliedrico autore e musicista genovese da sempre in bilico fra i generi – jazz, world, progressive – con una spiccata attitudine all’indagine sugli aspetti più profondi dell’umanità. I capitoli di “Religio”, titolo del recente album di Romano dito da Visage music saranno interpretati, giovedì 24 ottobre al Tetaro Modena, da Simona Fasano, Karin Selva, Giulia Beatini, Roberto Tiranti – alle voci, Tina Omerzo al pianoforte , Rodolfo Cervetto alla batteria, Alessandro Serri – chitarra elettrica, programmazione, Luca Falomi – chitarra classica, Riccardo Barbera , contrabbasso, insieme ad un quartetto d’archi composto da Fabio Biale, Daniele Guerci Ilaria Bruzzone e Arianna Menesini .

Molti dei nomi citati sono presenze ricorrenti nei programmi della rassegna, che nel corso della sua vita ha da sempre offerto spazio alla scena ligure ed ai suoi componenti aggregati in diverse formazioni, con una felice propensione alle produzioni originali, quelle che mescolano musica e narrazione – come i riusciti racconti in note ideati dal critico musicale Guido Festinese, dedicati a Nica de Koenigswarter e Monk, a Tony Scott, ed a Michel Petrucciani con la presenza del fratello chitarrista Philippe, o quelle di ibridazione fra il jazz, la danza e le arti teatrali.

Rodolfo “Rudy” Cervetto


Poco importa chiedersi se il pubblico sia attirato più dal cornetto e dalla focaccia o dai concerti seguenti: fatto sta che l’iniziativa ha portato nel tempo alla creazione di una vera e propria coesa e fedelissima comunità di ascoltatori, rappresentata anche in campo social, che puntualmente riempie in ogni ordine di posti le sale del Teatro Modena di Genova, tanto da rendere molto difficile l’accesso senza una preventiva prenotazione. Un piccolo miracolo che si rinnova ogni domenica mattina e che spicca per contrasto con una scena musicale genovese da anni intonata su un profilo “minimalista”.

Dopo la serata inaugurale e celebrativa del 24 ottobre , il cartellone 2024, partirà a ritmo di un concerto al mese con il Ligurian Trio del pianista Dado Moroni ( 27 ottobre) , proseguirà con un tributo in Big Band a Wes Montgomery affidato ad Alessio Menconi e Gianluca Tagliazucci per chiudere l’anno il 1 dicembre con il pianista irlandese Paul McIntyre accompagnato da un trio di musicisti locali. Nel 2025 si ripartità cin il progetto “Gracia ” con la violinista Anais Drago, Luca Falomi e Fausto Beccalossi (12 gennaio), l’omaggio del gruppo della sassofonista trentina Helga Plankesteiner a Jelly roll Morton (16 febbraio) per finire con il quintetto internazionale del contrabbassista Massimiliano Rolff ,il 30 marzo. Ad accompagnare il decennale una mostra fotografica degli scatti più belli catturati sul palco del Teatro Modena. Come sempre appuntamento con la colazione alle 9.30 e concerti alle 10.30.

nella foto di copertina un’immagine di “Dedicated to Michel” del 2020, con Alessadro Collina, Philippe Petrucciani, il compianto Marc Peillon, Rodlofo Cervetto e Guido Festinese.

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