TdJ Readers Poll ‘Mondo’ – Processo alla Tappa

Anche quest’anno tocca me commentare i risultati del nostro sondaggio tra i lettori. Mi sento molto Sergio Zavoli… 🙂

Innanzitutto, qualche dato di carattere generale.

Hanno partecipato circa 100 persone, con l’espressione di 183 voti. Sarà anche un parterre contenuto, ma credo che rispecchi molto meglio la nostra effettiva platea di lettori: il che è quel che più conta per noi. Ben 55 voti sono pervenuti dall’estero, con netta prevalenza di Olanda (18) e Germania (12); ci sono persino 6 voti pervenuti dall’Ucraina (!!). Ciò conferma la presenza di una fedele pattuglia di lettori esteri che avevamo già notato in passato: a loro va un particolare ringraziamento, considerata la barriera linguistica non facilmente superabile con traduttori automatici

I numeri suggeriscono che relativamente pochi lettori abbiano utilizzato tutti tre voti disponibili: molti si sono concentrati su di un solo nome, evidentemente qualcuno che polarizza la loro attenzione ed entusiasmo al punto da escludere indicazioni ulteriori. La cosa sorprende un poco…

Quanto ai risultati dei singoli musicisti, c’è ancora da meravigliarsi. Autentici divi che in passato hanno dominato il sondaggio appaiono confusi nel gruppo degli inseguitori, il loro pacchetto di voti è paragonabile a quello di artisti molto meno in evidenza mediaticamente e meno sostenuti da seguito di veri e propri fan di lunga data.

Colpisce anche il fatto che non si profili un trionfatore, ma una sorta di diffuso ‘ex aequo’ sostanziale, che mette fianco a fianco celebrità consolidate come Metheny, Lloyd, Barron, Scofield ed Holland a giovani leoni emersi solo negli ultimi anni: Brandon Lewis ed il suo Red Lily Quartet, Mary Halvorson, i Five Elements di Steve Coleman.

Beh, qui i nostri elettori meritano un ‘bravo’, sia perché dimostrano di esser aperti a musiche di ascolto non banale (che però segnano le linee di evoluzione più vive della scena odierna), sia perché questi artisti bisogna ancora andarseli a cercare, sia dal vivo che in registrazione: ciò depone a favore di capacità e volontà di scandagliare la scena contemporanea, cosa tutt’altro che facile.

E qui consentiteci una piccola ambizione: quella di avervi additato sin da tempi lontani in cui quasi nessuno se ne occupava alcuni di questi musicisti, come Brandon Lewis e la Halvorson. Ma gli young cats sugli scudi potrebbero aver beneficiato anche di qualche ripetuto passaggio sui nostri palchi, che senz’altro avrà facilitato l’approccio ai loro album, talvolta impegnativi nell’ascolto privato: è implicito l’incoraggiamento ad insistere nei riguardi degli organizzatori che li hanno già proposti e di tentare per quelli che non l’avessero ancora fatto.

Il tenebroso antro degli ‘Others’ mostra un’altra manciata di preferenze non comuni: Kris Davis, Jeff Parker… Ma colpiscono anche i n.2 voti ottenuti da Keith Jarrett.

Ma è ora di svestire i panni dello Zavoli, indegnamente vestiti. Dopo quest’orgia di istogrammi, pensose e pindariche analisi degne di un day-after elettorale, un paio di zuccherini ve li siete proprio meritati. Due musicisti in bella evidenza nel sondaggio hanno nuova musica in uscita proprio in questi giorni. Godetevi questi ‘prossimamente’… Milton56

Una Mary Halvorson in gran spolvero al servizio della musica di John Zorn

James Brandon Lewis non è solo Red Lily: questo trio con Josh Werner al basso e Chad Taylor alla batteria l’ho sentito nel maggio 2023 a Mantova, un vero choc…. a febbraio esce l’album di cui fa parte questo

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