Max Ionata Special Edition – Tivoli

Esce per Mingus Records, l’etichetta del contrabassista danese Jesper Bodilsen dedicata al jazz internazionale contemporaneo, “Tivoli”, il nuovo disco di Max Ionata, per l’occasione leader di un quartetto nord europeo con Bodilsen , Martin Sjostedt al piano e Martin Maretti Andersen alla batteria, evoluzione del trio pianoless che pubblicò per la medesima label un paio di anni fa il cd “Like“.

Nelle interviste di presentazione, il sassofonista abruzzese ha raccontato di aver trovato in Danimarca una luce ed un respiro nuovo, ed avere sentito il bisogno di trasformare quelle sensazioni in musica, nel caso specifico allestendo una session nel Novembre 2024 presso gli studi Village Recording di Copenhagen. Ne è scaturito un disco rilassato ed intimo, otto brani fra originali ed un paio di standards frutto dell’incrocio fra la sensibilità melodica e la capacità narrativa di Ionata e l’approccio raffinato ed esuberante insieme del trio di musicisti scandinavi, con il contrabbasso fondamentale nel determinare le coordinate strutturali dei brani. Un disco davvero “easy to love”, con il quale risulta immediato entrare in sintonia, a partire dal primo brano “Canción para Saradel compositore argentino Sergio Ruben Aranda, dalla spiccata comunicativa ed accentazione ritmico melodica, fino alla conclusiva “Mr GT“, originale di Ionata di impronta neo bop, swingante e fluidamente condotta dalla sezione ritmica.

Fra i due estremi alcuni brani che il quartetto prende in prestito da autorevoli compositori : “Consolation” è firmata da Kenny Wheeler quale parte della Sweet Time Suite, una melodia evocativa che il suono del sax colora di sottile malinconia, “Everything I Love” di Cole Porter, il cui celebre tema è sviluppato tramite assoli intensi e di solida coerenza di tutti gli strumenti , “When we were one“, di uno dei mentori di Ionata, il sassofonista Johnny Griffin, per una ballad notturna che scava in profondità la dimensione armonica del tema, regalando sei minuti di grande tensione emotiva.

Il generale equilibrio fra un dialogo ricco di spunti e contenuti ed una forma leggera ed accattivante è mantenuto anche dagli altri originali in scaletta, due del sassofonista ed uno firmato da Bodilsen. “Tivoli” che evoca ad un tempo la cittadina laziale ed i famosi giardini di Copenhagen, è percorsa da una sostenuta e pulsante corrente soul jazz, mentre la melodia di “Naru’s waltz” evoca una fresca brezza mattutina . Al contrabbassista è accreditata “Def Lysner“, l’episodio più movimentato del disco, connotato dal contrasto fra tensione sotterranea e superficie melodica che sfocia in un collettivo finale liberatorio, ideale trampolino di lancio per sviluppi improvvisati sul palcoscenico.

Per verificare i quali c’è a disposizione, proprio in questi giorni, un’ occasione propizia: i concerti della Special Edition, stessa formazione del disco, programmati in varie località italiane, un tour che “riporta a casa” la luce ed il respiro dei luoghi dove questa musica è nata.

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