Tempo di bilanci

Come ogni ditta (citazione bersaniana) che si rispetti, anche noi di Tracce di Jazz alla fine dell’anno facciamo un consuntivo, cercando di carpire nei numeri i significati e le tendenze di chi ci legge, per tentare di migliorare contenuti ed impostazioni e per verificare, nel limite del possibile, chi ci legge e da dove.

Prendo in prestito il canovaccio del consuntivo 2022 per aggiornare i numeri, che sono quelli di Tracce dalla sua (ri)nascita nel 2018 al oggi. Come molti di voi sapranno TdJ era on line dal 2015 con un formato ed una veste grafica differenti, molto più ricca di contributi e di pagine, un vero sito gestito da appassionati e con brevi collaborazioni di addetti ai lavori in ambito jazzistico.

Quella esperienza è finita drasticamente e senza riuscire a salvare almeno parte del cospicuo materiale che nel tempo si era accumulato sulle pagine del sito. Siamo rimasti in pochi e abbiamo comunque deciso di continuare, basandoci sulle nostre forze ma aperti a collaboratori purchè esclusivamente jazzfans e non professionisti o addetti ai lavori, affidandoci alla piattaforma di Word Press e naturalmente ai rilanci sui social. Alla fine di ottobre del 2018 iniziava timidamente la nuova vita, questa volta sotto forma di un blog, cercando pian piano di recuperare tutti gli appassionati che ci seguivano sia in rete che su Facebook.

Cosicchè in due mesi, novembre e dicembre, abbiamo avuto 10792 visualizzazioni per 3675 visitatori, 259 like e 88 commenti . Il primo anno di riferimento ovviamente è il 2019, dove le cifre sono diventate : 60070 visualizzazioni per 24707 visitatori, 1051 like e 317 commenti. Nel tentativo di recuperare gli appassionati che ci seguivano nella veste precedente il 2019 vede il nostro record di articoli scritti, ben 324, con una frequenza quasi quotidiana.

La crescita è proseguita nel 2020: 97885 visualizzazioni (+ 63%) per 40254 visitatori, 1944 like e 197 commenti. Nel 2021 ci siamo assestati,  superando quota centomila, per la precisione 100475 (+ 3%) visualizzazioni e 42103 visitatori, 1506 like e 145 commenti.

Il 2022 vede un ulteriore incremento nei numeri, anche grazie all’algoritmo di Google che sempre più spesso inserisce i nostri articoli nella vetrina delle news giornaliere (senza nostra richiesta, tanto meno a pagamento). Al 31 dicembre abbiamo avuto 126.000 visite (+25%) e 61.700 visitatori , che si sommano agli oltre 3750 che ci seguono su Facebook e agli oltre 300 su WordPress. Abbiamo totalizzato 200 commenti e 1391 like. Abbiamo scritto complessivamente 1103 articoli oltre a diverse migliaia di post su Facebook. L’articolo più letto (7149 visite) è “Jazz Trackers’ Choice Poll” nel 2020, il nostro Poll aperto al pubblico. A parte il nostro paese, siamo seguiti soprattutto negli Stati Uniti e in Europa, Francia innanzitutto,  ma abbiamo messo la bandierina sulla stragrande maggioranza delle nazioni. Unica evidente lacuna nel rimirare il mappamondo bandierinato è la…. Groenlandia. In compenso però abbiamo visite anche dalla Città del Vaticano, possiamo quindi affermare che:  a) lassù qualcuno ci ama e b) siamo in missione per conto di Dio.

Veniamo dunque all’anno appena concluso: la prima cifra che salta all’occhio è quella delle visite, poco oltre le 110mila, in calo rispetto alle 126 mila precedenti, ma, come già detto, il 2022 ha avuto ingressi “drogati” da un algoritmo che poi, nel corso del 2023, ci ha progressivamente (e misteriosamente) abbandonato. Nessun problema, le visite indotte da Google difficilmente si tramutano in lettori fedeli, pertanto il vero nostro riferimento è al 2021, quando abbiamo avuto 100 mila visite.

Nel 2023 abbiamo pubblicato 167 articoli, una media di un post ogni due giorni circa, portando il totale complessivo a 1270. I visitatori sono stati 57.500, con 1700 Mi Piace e 261 commenti. Se i numeri di visite e visitatori sono in flessione, di segno opposto sono i followers su Facebook, arrivati a 4513, con un incremento considerevole, che in questi primi giorni del 2024 sta agevolmente superando quota 5000 grazie ad un post che vi propongo qui sotto, che da solo ha raggiunto numeri incredibili in una settimana: oltre 37mila likes, 6042 condivisioni e 568 commenti.

 A Ella Fitzgerald non era permesso di esibirsi nel club più famoso di Hollywood, “il Mocambo”, perché era una donna, nera e piuttosto in carne. Marilyn Monroe, sua grande fan, chiamò il proprietario e gli spiegò che se avesse scritturato Ella, lei sarebbe stata lì ogni sera, il che garantiva un’enorme copertura stampa al locale. Il proprietario scritturò Ella e Marilyn fu lì, seduta in prima fila, ogni singola notte come promesso. Ella raccontò: “Dopo questo, non ho mai più dovuto suonare in un piccolo jazz club. Marilyn era una donna insolita, un po ‘in anticipo sui tempi, e non lo sapeva nemmeno.”

Le donne vere sostengono le altre donne. I grandi artisti sostengono i grandi artisti, ma sopratutto gli esseri umani veri sostengono gli altri esseri umani.

E pensare che lo stesso post e la stessa foto l’avevo pubblicata un anno fa raccogliendo qualche distratto likes. Misteri della rete.

Tutti questi numeri stanno a significare che la nostra passione è largamente condivisa, che la nostra voce ha una sua autonomia e una ragione d’essere. Ovviamente nel nostro cammino ci sono state anche le critiche, come è giusto e normale, e speriamo di essere capaci di metterle a frutto e di imparare sempre meglio a condividere la nostra passione. A tutti coloro che ci leggono con regolarità o che passano fugacemente da qui, un sentito ringraziamento e un invito, per chi si voglia cimentare, a contribuire e a entrare nella nostra piccola comunità. I requisiti richiesti sono semplici: passione e voglia di condividerne le emozioni.

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