Un disco per Natale

Bugge Wesseltoft – “It’s still snowing on my piano” (ACT records)

Ti piacerebbe fare un disco di Natale”‘ mi chiese Siggi Loch, il fondatore della ACT records .Si trovava ad Oslo per mettere insieme il materiale per un album di composizioni natalizie, nel 1997, quando ci conoscemmo . Inizialmente esitai, non essendo un fan della pazzia natalizia per lo shopping e per la felicità a tutti i costi del periodo. Avevo lavorato in un ospedale pisichiatrico alcuni anni prima, e mi era capitato di scoprire con sorpresa che nel periodo di Natale erano frequenti depressioni, esaurimenti e problemi familiari. Io mi sentivo davvero felice e fortunato ad essere cresciuto in una famiglia dove la vigilia di Natale era una tranquilla e calda serata dedicata all’intimità dei parenti più stretti. RIpensando alla proposta di Siggi, accettai di fare il disco di Natale, ma a mio modo: calmo, lento, basato sui ricordi dell’infanzia e le canzoni che si cantavano tenendoci per mano attorno all’albero di Natale. Ricordo che, durante le registrazioni ero molto nervoso. Era il primo piano solo che registravo, e nel famoso Rainbow Studio di Oslo, con il leggendario ingegnere del suono Jan Erik Kongshaug, e suonavo lo stesso pianoforte varie volte usato da Keith Jarret. Penso che si possa sentire distintamente il tremore delle mie mani mentre eseguo il programma del disco : una varaiazione introduttiva, il tema, la parte improvvisata, il tema e la variazione finale, interpretando le melodie nel modo più sereno e sincero possibile, cercando di portare alla luce quei caldi ricordi d’infanzia.
“It’s Snowing on My Piano” venne registrato nel 1997 con poche aspettative di successo. L’album era troppo calmo e lento per attirare vendite o attenzione significative. Invece, quattro o cinque anni dopo, il disco iniziò a salire nelle classifiche di vendita nel mese di dicembre e, nel 2006, toccò la vetta, battuto solo da Mariah Carey. Quell’anno iniziai a suonarlo dal vivo e feci il primo concerto a Kalkmølla, in un piccolo centro culturale vicino ad Oslo. Ricordo di essermi seduto al piano, circondato da cento persone in una piccola sala. Iniziai a suonare in modo calmo e pacato, come nell’album. Dopo un paio di canzoni, potevo sentire il respiro dell’audience e pensavo che il concerto doveva essere una vera noia. Sicuro che se ne sarebbero andati tutti, continuai a suonare oltre la durata concordata con il promoter. Con mia sorpresa, non se ne andò nessuno. Anzi, dopo il concerto, molti mi dissero che si erano sentiti rilassati e che era stata una grande esperienza, che si erano sentiti trasportati via lentamente, verso il ricordo dei parenti e delle storie dell’infanzia, durante le mie improvvisazioni. Non pensavo che il mio modo di suonare quelle canzoni dela mia infanzia avrebbe assunto un qualche significato. Il concerto cambiò il mio modo di pensare alla musica, portandomi a vederla come un mezzo per condividere, esprimere e creare bei momenti insieme a chi ti ascolta. Dal 2006 ogni dicembre suono questa musica per larghe audiences, ed è incredibile sentire l’energia che la musica ed il pubblico creano insieme, nella sala. Sarò per sempre grato ad ognuno che spende tempo ad ascoltare musica e ad andare ai concerti”.
Ecco, ha già raccontato tutto lui, il pianista norvegese Bugge Wesseltoft.

Aggiungiamo solo una nota di servizio per presentare i dieci brani del concerto che ricalcano il programma del disco in studio del 1997 – a tutt’oggi uno fra i best sellers dell’etichetta tedesca – registrati lo scorso dicembre in varie sale da concerto in Norvegia – Nøtterøy Kulturhus, Stavanger Konserthus, Horten Kirke, Ålesund Kulturhus
e Mandal Kulturhus – davanti ad un pubblico assorto in rigoroso silenzio.

Ci sono brani della tradizione nordica europea, una versione della nota “Greensleeves” , la celebre “Stille Nacht” con il canto finale del pubblico ed, all’inizio e alla fine, due brani originali .

Wesseltoft suona un pianoforte ingombro di neve con l’innocenza e la sincerità di un bambino che attende l’arrivo di Babbo Natale la notte della vigilia e la solennità di un adulto immerso nei ricordi più cari.


01 It’s Snowing on My Piano (Wesseltoft) – Nøtterøy 02:18
02 In Dulci Jubilo (traditional) – Ålesund 07:18
03 Det kimer nå til julefest (Balle) – Horten 07:44
04 Mitt hjerte alltid vanker (traditional) – Nøtterøy 07:21
05 Es ist ein Ros entsprungen (Praetorius) – Horten 05:41
06 What Child Is This (“Greensleeves”, traditional) – Mandal 05:49
07 Kimer, I klokker (Lindeman) – Stavanger 05:09
08 Deilig er jorden (traditional) – Nøtterøy 05:51
09 Stille Nacht (Gruber) /
Into Eternal Silence (Wesseltoft) – Stavanger 05:07

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