Nel cuore delle Alpi austriache, tra le vette del “Steinernes Meer”, ogni agosto prende vita uno dei festival jazz più audaci e affascinanti d’Europa: il Jazzfestival Saalfelden. Nato nel 1978 come “Drei Tage Jazz” (Tre Giorni di Jazz), il festival ha avuto un debutto modesto su una semplice radura vicino al Gasthof Ranch, con artisti visionari come Cecil Taylor, Irene Schweizer e la Vienna Art Orchestra.
🌟 Dalle origini ribelli alla consacrazione internazionale
- Negli anni ’80, il festival si è evoluto in una vera e propria città del jazz, con una Zeltstadt (città di tende) che ospitava progetti innovativi e sperimentali.
- Dopo alcune difficoltà economiche (con cancellazioni nel 1989 e 2005), il festival è stato rilanciato nel 2006 nel centro di Saalfelden, con nuove sedi come il Congress Saalfelden, il Kunsthaus Nexus, e persino concerti gratuiti in parchi, alpeggi e rifugi di montagn2a.
🎶 Un laboratorio creativo a cielo aperto
- Oggi il festival è noto per la sua programmazione audace, con oltre 60 concerti in quattro giorni, molti dei quali gratuiti e in luoghi inaspettati.
- Dal 2016, l’apertura è spesso affidata a musicisti austriaci con progetti inediti, come Lukas Kranzelbinder e il suo ensemble Shake Stew.
- Nel 2019, per il 40° anniversario, il festival ha accolto 25.000 visitatori e ha offerto 80 concerti, di cui 60 a ingresso libero.
🎭 Jazz. Unerwartet. Überall. Nel 2025, il festival celebra la sua 45ª edizione con flashmob musicali segreti guidati da Valentin Schuster, che apparirà con altri musicisti in luoghi misteriosi annunciati solo tramite app. Un modo per fondere il jazz con la spontaneità e la vita quotidiana.
Jazz e flashmob segreti: Nel 2025, il musicista e performer Valentin Schuster ha introdotto una serie di concerti flashmob in luoghi segreti di Saalfelden. Gli spettatori scoprono la location solo 30 minuti prima tramite l’app del festival. Immagina camminare per il centro e all’improvviso ritrovarti in mezzo a un’esibizione jazz improvvisata!
Dal boicottaggio all’abbraccio: Negli anni ’70, alcuni negozi locali esponevano cartelli con scritto “gli spettatori del jazz festival non sono graditi”. Oggi, invece, ogni vetrina celebra il festival, con manichini che imbracciano sassofoni e trombe. Un’evoluzione che racconta quanto la musica possa cambiare la percezione di una comunità.
Jazz in alta quota: Uno degli eventi più amati è il concerto-escursione verso l’eremo del XVII secolo sopra Schloss Lichtenberg. I partecipanti camminano tra i boschi per raggiungere un luogo magico dove la musica si fonde con la natura. Un’esperienza mistica che ha lasciato il pubblico incantato.

📌 Curiosità
- Il festival ha ricevuto l’EJN Award for Adventurous Programming nel 2025, riconoscendo il suo spirito pionieristico.
- È considerato il “fiore all’occhiello culturale della regione di Salisburgo” e ha aperto la strada a nuove forme di arte e musica.
Dal 21 al 24 agosto 2025 si svolgerà la 45a edizione del Jazzfestival Saalfelden, con un totale di 184 musicisti provenienti da 26 paesi. L’anno scorso, il festival di quattro giorni ha attirato circa 17.000 visitatori entusiasti – molti dei quali hanno partecipato a più eventi – in tutta la sua ampia varietà di sedi. “La qualità artistica del Jazzfestival è ben nota. Ciò che fino ad ora non era chiaro era l’impatto economico specifico del festival sulla regione e sull’Austria nel suo complesso”, afferma Marco Pointner, organizzatore del festival e direttore del turismo di Saalfelden. Grazie a una recente analisi della creazione di valore da parte della Camera di Commercio di Salisburgo basata sull’edizione 2024, ci sono ora dati affidabili che evidenziano il contributo economico del festival:
- 5,3 milioni di euro di creazione di valore in tutta l’Austria, di cui 4,2 milioni di euro a Salisburgo
- 75 posti di lavoro a tempo pieno in Austria, di cui 69 a Salisburgo
- 2 milioni di euro di imposte e imposte
“Questi numeri lo dicono chiaramente: il Jazzfestival non è solo un faro culturale, ma anche un potente motore economico per la regione e non solo. Gli investimenti pubblici e privati nell’evento ripagano chiaramente da un punto di vista economico”, continua Pointner. “Il gettito fiscale, compresi i contributi sociali, ammonta da solo a 2 milioni di euro all’anno!” Daniela Neumayer, responsabile di produzione del festival, aggiunge: “Un evento di questa portata non sarebbe possibile senza un team dedicato. Lo studio mostra anche che il festival assicura o crea 75 posti di lavoro direttamente o indirettamente, molti dei quali proprio qui nella regione di Saalfelden”.
Ospiti del festival da tutta Europa
Il Jazzfestival Saalfelden non è popolare solo tra gli abitanti di Salisburgo, che rappresentano la quota maggiore di visitatori con circa il 34%. Seguono gli ospiti provenienti da Vienna (11%) e dalla vicina Baviera (10%). Il festival attira anche visitatori dall’Ungheria, dalla Norvegia, dall’Italia, dalla Repubblica Ceca e dalla Slovenia.
A Salisburgo, la cultura e l’economia vanno spesso di pari passo, a vantaggio di entrambi. Oltre il 90% degli effetti sull’occupazione e quasi l’80% della creazione di valore rimangono nella provincia di Salisburgo. Il Jazzfestival Saalfelden non è solo un evento culturale, ma anche economico!

Basterebbero queste ultime righe a gettare nello sconforto l’appassionato italiano che vede festival storici affogare nel deficit dopo aver svenduto l’anima artistica agli sponsor in nome di visibilità e profitto. Ma al di là delle nostre amarezze, Saalfelden è la dimostrazione che si possono imbastire festival di musica di qualità e fare utili, senza bisogno di Mika e Massimo Ranieri.
Frequento il festival da molti anni, posso garantire sulla bontà delle proposte, sulla eccellenza dell’organizzazione, sulla bellezza delle locations e sulla dimensione umana della cittadina. Quattro giorni di concerti, molti gratuiti, alcuni che prevedono una bella camminata, altri che vedono la suggestione dei posti, in una atmosfera sempre rilassata e amichevole. Il tutto senza mai usare l’automobile, spostandosi comodamente a piedi tra le vie della cittadina. Come sempre cercherò di farvi partecipi di quanto accade con brevi cronache quotidiane.
