I 10 mila vinili di Haruki

La sala musica di Murakami

Nella postfazione di Absolutely on Music , un libro di conversazioni tra il romanziere Haruki Murakami e il direttore d’orchestra Seiji Ozawa, quest’ultimo ha scritto: “Ho molti amici che amano la musica ma Haruki va oltre i limiti della sanità mentale.”  La collezione di dischi di Murakami si stima vada oltre i 10.000 vinili – e sarà ora donata e archiviata alla Waseda University di Tokyo, la sua alma mater.  Durante una conferenza stampa di domenica, Murakami ha annunciato il conferimento, che includerà anche il suo vasto archivio di materiali scritti e di corrispondenza.

Nei suoi romanzi, c’è sempre un momento – di solito parecchi – in cui Haruki Murakami inserisce nel racconto un brano musicale stranamente specifico e perfettamente calzante a personaggi e ambientazioni.  Quando Murakami invoca artisti – Charlie Parker, Prince, Schubert, Bob Dylan, The Rolling Stones – e cita pezzi specifici, contestualmente la musica suggerita ancora e tratteggia i mondi precisi ma nebbiosi dell’autore.  Probabilmente è vero che la musica di cui Murakami fa riferimento nel suo lavoro è ciò che ha sentito di recente, lui “quasi sempre” ascolta musica quando scrive, e quando scrive, raramente ha una destinazione precostituita in mente. “Quando inizio a scrivere, non ho alcun piano”, ha detto Murakami The Paris Review . “Aspetto solo che arrivi la storia, non scelgo che tipo di storia è o cosa accadrà, ma aspetto.”  Non è chiaro quando l’archivio e la libreria musicale di Murakami andranno a Waseda. “Sono ancora vivo e devo utilizzare parte del materiale”, ha detto durante la conferenza stampa. È scommessa sicura che la musica verrà inviata per ultimo.

Articolo liberamente adattato e tradotto da NPR MusicxMurakami-collection-665x400.jpg.pagespeed.ic.mGxbhh2VWf

1 Comment

  1. Devo farmi passare il numero del suo mobiliere 😊, ormai le librerie formato Lp (ma anche cd) sono una specie estinta….
    Sejii Ozawa, gran direttore, uno degli ultimi che seguiva un suo preciso percorso interpretativo (impressionismo e post), in cui ha detto cose interessanti grazie anche al suo ‘sguardo esterno’ sulla musica europea. Milton56

    "Mi piace"

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