Rabbia e Zach: Sonoro

Nel pieno centro di Genova, sul sagrato della duecentesca chiesa di S. Matteo, verso sera, due uomini animano un arsenale di oggetti dalle forme più strane, ricavandone altrettante varietà di suoni. Il battere di due sassi, il metallo che stride sul bordo del tamburo, il soffio umano dentro al foro di un piatto, un archetto che fa vibrare oggetti metallici. Il concerto si intitola Sonoro, ed è una delle anteprime del festival Gezmataz che prenderà avvio mercoledì 24 luglio con Mike Stern e Dave Weckl. Qui Michele Rabbia ed Ingar Zach conducono il centinaio di spettatori assiepati davanti alla facciata della chiesa su tutt’ altri lidi. Il viaggio parte con dialoghi estemporanei fra i due, si evolve verso orizzonti ambientali grazie al contributo dell’elettronica che amplifica ed integra il tessuto persuasivo, culmina in una sezione dominata da un groove travolgente e ritorna gradatamente ad esplorare universi di gesti e suoni fino al silenzio finale. Quasi cinquanta minuti assorbiti in silenzio assorto in omaggio corale alla creatività di due maestri del Suono.

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