Giro di vite per Anthony Braxton

Con grande tempestività arriva un lavoro propiziato dal recente 75° compleanno di Anthony Braxton ad opera di un gruppo che abbiamo imparato a conoscere per le qualità creative senza compromessi e l’attitudine ad un linguaggio di sfrenata espressività. Thumbscrew, ovvero Tomas Fujiwara, Mary Halvorson e Michael Formanek, alla quinta prova su Cuneiform Records, hanno deciso di omaggiare il compositore di Chicago, da tutti e tre conosciuto e frequentato artisticamente, in diversi periodi e contesti, dagli anni ’90 della Knitting Factory  al quintetto di Taylor Ho Bynum, con un lavoro che assomiglia ad uno scavo interno dello sterminato repertorio a disposizione.

“The Anthony Braxton Project” parte infatti da un invito della Tri-Centric Foundation ad esplorare i ponderosi archivi di Braxton nel New Haven, si sviluppa in una settimana passata a selezionare composizioni raramente eseguite dal sassofonista di “For alto” , cercando quelle che si adattassero meglio alla strumentazione del trio privo di strumenti a fiato, ed  ha preso forma nel corso di una residenza di quattro settimane a Pittsbourgh al centro City of Asylum, necessarie per decodificare e tradurre le notazioni dell’autore e plasmare la “nuova forma” della sua musica.

Abbiamo scelto pezzi che ci hanno catturato a livello inconscio e che pensavamo potessero adattarsi alla nostra strumentazione di chitarra, basso, batteria o vibrafono. Condividiamo come gruppo un linguaggio orientato all’improvvisazione, ma l’aspetto compositivo guida ed informa le nostre improvvisazioni; interpretare musica scritta da un altro compositore ci ha posti in  una condizione mentale differente, ed ha aggiunto una nuova prospettiva a quella del trio – dice Fujiwara .  Negli archivi della musica scritta da Braxton ci sentivano come bambini in un negozio di caramelle, pieni di entusiasmo nell’esplorare un mondo di possibilità che avremmo potuto attivare“.

Possibilità che, anche ad un ascolto fugace,  suggeriscono una convivenza fra razionalità ed istinto, alternando momenti dalla rigidità matematica a sezioni di sfrenata esplosione astratta, (“No.61”)  e sviluppando  una varietà di soluzioni e combinazioni strumentali, dall’apertura con la chitarra liquida di Halvorson a brani per sole percussioni, con variabili ritmiche ed armoniche in costante sommovimento (“No.274”) fino all’unisono conclusivo di chitarra e vibrafono che omaggia, secondo l’estetica di Braxton, con un potente walking bass, il jazz degli anni ’30 ed il feeling di Count Basie.(“No.79”)

Thumbscrew -Tomas Fujiwara - Mary Halvorson - Michael Formanek- - The Anthony Braxton Project -promo- - Thumbscrew-2020-3-credit_Amy_Touchette

E’ interessante  avere a che fare con una musica che è quasi impossibile da suonare e scoprire quante possibilità non previste si aprano quando lo si fa collettivamente“,  spiega Formanek.” “Tutte le composizioni di Braxton hanno una forte identità – conclude Mary Halvorson – senti davvero di potere andare ovunque, senza limiti. Lui incoraggia la sperimentazione, vuole che il musicista  prenda dei rischi. Che sia creativo e sappia  esplorare all’interno dei parametri dati”.

 

 

 

 

 

 

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