Abbiamo appreso poco fa, direttamente dalla sua pagina fb, la triste notizia. Infatti a soli 58 anni, minato da qualche tempo da un tumore che non ha lasciato scampo, ci lascia questo vero asso della batteria, negli ultimi lustri membro stabile del gruppo di Wayne Escoffery, ma il suo nome lo troverete in un buon numero di dischi griffati in buona parte Criss Cross, ma anche Posi-Tone, Blue Note, nonesuch, JMT, SteepleChase, oltre che ovviamente per la sua etichetta personale, la Onyx Records , ed a fianco di Orrin Evans, Jeremy Pelt, David Murray, Branford e Delfeayo Marsalis, Uri Caine, Roy Hargrove, Michael Brecker, Terence Blanchard…
In questa triste giornata vogliamo commemorare Ralph Peterson in azione con una sventagliata d’incisioni che riteniamo rappresentative del suo stile teso ad un continuo aggiornamento degli stilemi hardboppistici che ha naturalmente amato ed onorato per tutta la carriera.
Ricercato session man ed intelligente leader oltre che proficuo educatore (se qualcuno dei nostri lettori suona la batteria, si cerchi le sue clinics) ci lascia una buona scorta di album per ritrovarne il preciso drive e l’esuberanza negli assoli; il suo ultimo passaggio concertistico in Italia risale a fine 2019 quando portava in giro il suo “The Messengers Legacy“…
…un magnifico omaggio alla musica di Art Blakey del quale aveva preso le bacchette, agendo come secondo batterista in alcune edizioni finali della carriera di Buhahina.
Il mio ultimo ricordo dal vivo risale al 2015 quando a Bollate fece letteralmente faville, insieme a Dave Kikoski, con il quartetto di Wayne Escoffery, ma ecco alcuni spunti da approfondire in discografie non sempre contigue.