Miles in podcast

Trent’anni senza Miles Davis

Trent'anni senza Miles Davis

Trent’anni senza Miles Davis
Due appuntamenti speciali con Battiti e L’idealista
25 settembre a mezzanotte – Battiti: Sketches of Miles
28 settembre alle 14.30 – L’idealista: Ascensore per il paradiso (e oltre)

Il 28 settembre 1991 moriva Miles Davis lasciando ai posteri quarant’anni di musica segnati dal suono della sua tromba, da un pensiero visionario e innovatore, e da un percorso discografico scandito da pietre miliari (“Milestones”, appunto) che hanno fatto la storia del jazz. Rai Radio3 lo ricorda con alcuni appuntamenti speciali: il primo è Sketches of MilesSabato 25 a mezzanotte, durante la trasmissione Battitiun ricordo di Miles Davis a più voci con: Enrico Rava, Rob Mazurek, Mirko Cisilino, Claudio Donà, Luciano Linzi, Roberto Masotti, Enrico Merlin, Luca Ragagnin e Claudio Sessa. Per omaggiarlo a trent’anni dalla morte abbiamo chiesto a nove personalità del mondo del jazz – musicisti, fotografi, discografici, organizzatori, musicologi e scrittori – di raccontarci il proprio Miles selezionando un suo brano e commentandolo, ognuno dal proprio punto di vista professionale e personale.

Martedì 28 settembre, alle 14.00, L’idealista, con Marco Boccitto, presenterà una lista dal titolo: Ascensore per il paradiso (e oltre) – 5 digressioni spirituali di Miles Davis nel trentennale della scomparsa. Quel giorno saranno infatti trent’anni senza Miles Davis. Ma la sua presenza in ogni pensiero, ogni ragionamento, in qualsiasi ascolto o playlist che riguardi la storia del jazz e l’evoluzione della musica nero-americana non è mai venuta meno. Anzi. L’idealista lo ricorda pescando i consueti 5 ascolti quotidiani da un versante tutto sommato poco esposto della sua musica e della sua personalità. Una penombra soffusa in cui si fa sentire l’influenza di altre “presenze” costanti, dove la spiritualità confina con lo spiritismo e i fenomeni extra-sensoriali, liberando un’energia creativa supplementare, un suono fatto anche di visioni e denso di premonizioni, che non smarrisce mai il senso profondo della preghiera. È l’irrituale liturgia di libertà che attiene alla pratica dell’unica religione riconosciuta nel mondo di Miles Davis, la musica. Questa la scaletta: The Sorcerer, Saeta, Sanctuary, Little Church, Seven Steps to Heave.

Ascolta Battiti – Sketches of Miles >>

Ascolta L’idealista – Ascensore per il paradiso (e oltre) – 5 digressioni spirituali di Miles Davis nel trentennale della scomparsa 

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