“Chi mi conosce sa che prendo molto sul serio le mie influenze musicali. Per quanto possa sembrare sciocco, la musica con la quale sono cresciuto significa tutto per me. Non riuscirei ad immaginare la mia vita senza i miei eroi musicali, ed Edgar Winter detiene un posto centrale nel mio personale pantheon. Quanto uscì il suo primo album “Entrance”, mi cambiò totalmente la vita. Come quella di Frank Zappa, dei King Crimson o di Todd Rundgren, la musica di Edgar era un maginifico mistero. Non avevo idea di quali accordi suonasse o da dove arrivassero certi suoni. La sua capacità come compositore, la tecnica vocale ed il suo sassofono be bop erano, e continuano ad essere, i miei più grandi maestri”.
Dice già tutto Ed Palermo, il big band leader e sassofonista statunitense, nel presentare il suo ultimo lavoro dedicato alla musica del bluesman albino Edgar Winter , “I’ve got news for you” (Sky Cat records) e non ci sarebbe bisogno di aggiungere molto altro. Se non sottolineare come l’album completi idealmente il ventaglio di omaggi tributati da Ed ai suoi eroi, ricco di una lunga serie di episodi monografici su Zappa e del recente “The adventure of Zodd Zundgren” nel quale brani del chitarrista di Baltimora convivevano con covers orchestrali di hits di Todd Rundgren. Quanto ai King Crimson, un paio di episodi (“Lark’s tongues in aspic” e “21 century schizoid man” “) comparivano già su “The great un- american songbook vol.1“, e chissà che in futuro non arrivi un intero album di riletture del materiale di Fripp e co. Si, perchè la specialità di casa Palermo è proprio quella di riprendere brani degli amori giovanili del leader e passarli al setaccio della propria big band per trasformarli in spassose ma ineccepibili creazioni personali, tramite il linguaggio del jazz, ma non solo. Nel disco in esame prevale, ad esempio, una marcata vena blues, sottolineata da una schiera di ospiti, in gran parte vocalists, che arrichiscono il parterre già nutrito dell’orchestra di diciassette elementi. Dopo una partenza al fulmicotone con le piroette boogie dell’orchestra sul tema di “I hate everybody” , tratta da “Second Winter” di Johnny Winter del 1969, il microfono passa a Kimberly David , già vocalist per le Chic di Nile Rodgers e la chitarra fra le mani del bluesman Robben Ford per una incendiaria “Tobacco Road,” mentre per la ballad “Dying to live” scende in campo un campione del microfono come Keith Anthony Fluitt , nome noto negli ambienti di Quincy Jones e Michael Jackson. Tocca infine a Vanesse Thomas, figlia di Rufus Thomas ed una delle coriste preferite da Aretha Franklin, chiudere la venue degli illustri ospiti con due brani in piena tradizione gospel blues a stelle e strisce come “You are my sunshine ” ed “I’ve Got News For You,” quest’ultima in coppia con Rob Paparozzi. C’è spazio anche per molto altro nel disco: il funky strumentale di “Peace pipe” con tanto di hammond in bella evidenza, l’elegante passo da big band jazz di “All out“, la mini suite “Fire and ice” con la voce di Chrissie Poland, nella quale Palermo si ritaglia un fluente solo al sax alto, qualche spezia prog (“Where have you gone“), ritmo ed euforia in abbondanza. Rispetto ad altre prove dell’orchestra, l’alternarsi di tanti cantanti tende a sbilanciare il contenuto a favore delle performances vocali, ed in alcuni casi si tende un pò a strafare per eccesso di …entusiasmo. Tenuta presente questa particolarità, “I’ve got news for you” resta un ottimo referto circa lo stato di salute della band e del suo baldanzoso leader, perennemente alle prese con i propri eroi musicali dell’adolescenza.