My funny Valentine

Io avevo collezionato tutte le versioni di My Funny Valentine che c’erano al mondo, solo per convincermi che nessuna era come quella di Chet, a parte forse quella di Keith Jarrett, suonata a Tokyo dal vivo e in trio nel 1996.

Ma poi neanche quella, perchè Jarrett è un pianista, e non è uno che ti spalanca la notte della tua anima, semmai è un giardiniere mistico, un perfetto botanico del suono, che lui sa amministrare come fosse un dio in terra.

Roberto Cotroneo, E nemmeno un rimpianto (Mondadori) pag. 24

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