Lunedì prossimo 25 marzo RadioTre dedicherà l’intera giornata a ricordare il centesimo compleanno di Lawrence Ferlinghetti, che così aggiunge un altro tassello al mito che già lo accompagnava: libraio alternativo, editore della Beat Generation (affrontò un processo per aver pubblicato ‘Urlo’ di Ginsberg), poeta in proprio di rivendicata distanza dai Beats, uomo dalla vicenda tormentata e quasi romanzesca che lo ha reso un vero, partecipe testimone del XX secolo.
In serata, alle 21:30, in diretta dall’Auditorium di Via Asiago andrà in onda “Jazzoetry”(locandina in coda all’articolo), un reading di brani de ‘I Sotterranei’ di Jack Kerouac, in cui forse è più forte che altrove la fascinazione per il mondo del jazz e del bebop in particolare.
Dell’improbabile versione holliwoodiana de ‘I Sotterranei’, si salva solo una abile ed elegante soundtrack di ‘Maitre’ Andrè Previn, che saggiamente si avvalse di Gerry Mulligan, Art Pepper, Bill Perkins ed altri jazzmen di vaglia
Questo tipo di performances sono abbastanza familiari al pubblico americano sin dai primi anni ’50, anche se in genere ad esser convolta era più spesso la poesia della prosa: ma quella del romanzo di Kerouac respira da sempre con i tempi del jazz. In tempi recenti abbiamo avuto una sorta di ritorno di questo genere, con esiti in alcuni casi abbastanza interessanti e riusciti (cfr. “Blues for Memo” di David Murray/Saul Williams, i raffinati rappers messi in linea da Marquis Hill etc.).
L’esperimento suona più esoterico alle nostre latitudini, ed è legittima qualche apprensione dato che il nostro teatro nelle sue più varie tendenze fa in genere un uso piuttosto strumentale della musica, cui viene riservato un modesto strapuntino in un palcoscenico dominato di una parola recitata spesso in modo un tantino enfatico e declamatorio.
Dal quel che ho letto di lui, la voce recitante di Marco Cavalcoli fa sperare in un rapporto più equilibrato fra testo e musica, anche grazie ad una lunga milizia in produzioni teatrali sperimentali ed anticonvenzionali, che talvolta hanno toccato anche il mondo della musica.
Quando RAI produceva musica live……… solo dieci anni fa o giù di lì
Questa aspettativa è tanto più viva dal momento che la musica della serata verrà da un gruppo di grande interesse: un quartetto guidato da Dimitri Grechi d’Espinoza, sassofonista e leader di grande personalità e come al solito con percorso artistico lontano dalle ribalte intasate di melassa nostalgica. Per ascoltare il suo Dinamitri Jazz Folklore o lui in solo in interessanti performances che sfruttano le acustiche di luoghi particolari occorre attendere le solite Bergamo Jazz (il prossimo giovedì 21 marzo), Novara Jazz et similia. Va dato atto a RadioTre di aver registrato in passato un bel concerto live del Dinamitri Jazz Folklore, pubblicato nella purtroppo effimera e compianta etichetta RAI Trade. Nel quartetto spicca anche la figura di Gabriele Evangelista, bassista di solide credenziali messosi in luce nel gran bel gruppo di Enrico Rava, dove formava una affiatatissima ritmica con Morello e Diodati. Qualche presagio sulle musiche della serata si può anche ricavare dalla presenza contemporanea in formazione del percussionista Simone Padovani (già militante nel Dinamitri) e di un batterista, Vladimiro Carboni, forte di un background musicale molto vario, maturato anche in lunghi soggiorni a Londra e Berlino.
Con l’occasione, speriamo che vengano durevolmente sgombrate le ragnatele che avvolgono la storica Sala A di Via Asiago, che ben potrebbe esser utilizzata per nuovi concerti live di questo livello (che tra l’altro costerebbero un millesimo di tante altre cose che spesso si rivelano dei clamorosi flop). Milton56
Lunedì 25 marzo 2019 ore 21.30
Jazzoetry. A Lawrence Ferlinghetti. Poeta, editore, centenario
Dimitri Grechi Espinoza Quartet
Jazz Reading: I sotterranei di Jack Kerouac con Marco Cavalcoli
Marco Cavalcoli, voce recitante;
Dimitri Grechi Espinoza, sax contralto, sax tenore;
Gabriele Evangelista, contrabbasso;
Simone Padovani, percussioni;
Vladimiro Carboni, batteria
In diretta dalla sala A
Un reading d’autore…… “Bop happened…”