Il Best(i)one di Tdj del 2019 :vol. 2

Il senso di stilare una classifica trova il proprio significato nell’infondere ordine agli innumerevoli ascolti di un intero anno. Questo è il concetto che anima l’operazione.

La memoria però ci giocherà brutti scherzi: inseriremo album che che hanno incontrato il nostro favore ma che magari non sono stati cosi fondamentali, alcuni dischi ci hanno esaltato più di altri a livello viscerale, altri  a livello cerebrale, il numero limitato delle scelte crea ancora più tensione…

Quindi la mia classifica sarà, nella mia volontà, composita ed eterogenea ma ad alcuni cosi non potrebbe risultare. Questo è solo un elenco dei lavori che hanno segnato e accompagnato, intromettendosi meravigliosamente, nella mia quotidianità. Forse domani l’elenco potrebbe mutare.

Novità 2019 (in ordine sparso)

Brittany Anjou, Enamigo Reciprokataj, Origin Records. Una scalmanata e potente pianista che ci fa sobbalzare dalla sedia, ecco chi è Brittany Anjou. Quando pensi che il piano trio abbia già potuto dire quasi tutto la talentuosa artista di Seattle ci sorprende.

Marc Copland, And I Love Her, Illusions Mirage. Un piano trio telepatico e fenomenale, il pianista di Filadelfia intrattiene dialoghi serrati con Drew Gress al contrabbasso e Joey Baron alla batteria.

James Brandon Lewis, An Unruly Manifesto, Relative Pitch Records.  Una sorpresa questo album che, citando Walter Benjaimin, come il quadro di Paul Klee “Angelus Novus” ha lo sguardo rivolto al passato e una tempesta lo spinge nel futuro.

Joe Martin, Étoilée, Sunnyside Records. Un Progetto che  costruisce perfetti e suadenti temi che accompagnano la giornata, un album viscerale: si ascolta con lo stomaco e la digestione è piacevole. Il contrabbassista è accompagnato da fantastici musicisti: Mark Turner al sassofono, Kevin Hays al piano e Nasheet Waits alla batteria.

Vijay Iyer/Graig Taborn, The Transitory Poems, Ecm Records. Un live in stato di grazia registrato all’Accademia Musicale Franz Liszt di Budapest. Due dei più talentuosi pianisti dell’ultima generazione intrecciano la loro voglia di superare i confini del jazz.

Fire! Orchestra, Arrival, Rune Grammofon. Il progetto di  Mats Gustafsson stupisce per l’inedito impasto di suggestioni nordiche e lo sguardo al di fuori dei territori jazzistici. Consigliatissima la traccia (I Am a) Horizon.

Inediti/Ristampe

John Coltrane, Both Directions At Once: The Lost Album, Impulse Records. Un Coltrane d’annata rimasto chiuso nei cassetti della Impulse viene pubblicato. Brani inediti che prendono forma per un artista immenso che dona gioia alle nostre orecchie.

Fred Hersch Trio’97 ‎-@ The Village Vanguard, Palmetto Records. Facendo un piccolo strappo alla regola, l’album è stato pubblicato nel Dicembre 2018, segnalo comunque questo piccolo gioiello. Fred Hersch, dopo ventuno anni, decide di dare alle stampe questa piccola perla rara, lo accompagnano Drew Gress al contrabbasso e Tom Rainey alla batteria. La voglia di comporre un trio dalle rare doti telepatiche è forte ed il pianista di Cincinnati attende per raggiungere la perfezione. Il risultato è assolutamente ineccepibile. Unico live di questa formazione che ritroviamo solo in due precedenti registrazioni: Dancing in the Dark del 1993 e Plays del 1994.

Paul Bley/Paul Motian/Gary Peacock, When Will the Blues Leave, Ecm Records. Una registrazione inedita del 1999 nell’aula Magna di Trevano a Lugano viene a galla e non possiamo che gioire. Un trio che di cui abbiamo poche testimonianze e che emoziona ogni volta.

Luca Flores, Innocence, Auand Records. Un inedito di Luca Flores merita tutta la nostra attenzione. Una serie di registrazioni per piano solo di altissima qualità.

Italiani

Enrico Fazio Critical Mass, Wabi Sabi, Leo Records. Un progetto eccellente, una compagine unita e dedita alla sperimentazione. Enrico Fazio è un eccellente compositore e un fine musicista.

ACRE, Different Constellation, Aut Records. Il progetto del batterista Ermanno Baron sfugge alle definizioni e ci fa assaporare una musica “rizomatica”.

Silent Fires, Forest, AMP Music & Records. Il pianista Alessandro Sgobbio produce e scrive gli undici brani di questo inedito quartetto (Karoline Wallace alla voce, Hilde Marie Holsen alla tromba ed elettronica, Håkon Aase al violino e alle percussioni. Un album dalle trame oniriche e dai colori tenui.

Giovanni Guidi, Avec le temps, Ecm Records. Un album coeso e convincente Guidi guida con maestria il suo quartetto.

Gabriele Mitelli/Rob Mazurek, Star Splitter, Clean Feed Records. Una libera e gioiosa camminata nei territori dell’avant jazz e dell’elettronica: un album dalle sonorità irreali.

 

Disegno di Giulia Cenni

cenni

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