Il batterista Zeno De Rossi esce con il suo nuovo album per l’etichetta indipendente americana Skirl Records. Lo troviamo in compagnia dei suoi fidati compagni di viaggio: Francesco Bigoni al sassofono tenore e clarinetto, Giorgio Pacorig al fender rhodes e Alessandro Stefana alla chitarra e al banjo nel brano Sam.
L’artista veronese è oramai apprezzato in tutto il mondo non solo per le sue capacità tecniche ma per l’elasticità e capacità di poter cimentarsi in situazioni e generi diversi ma soprattutto per la gioia che scaturisce dal suo drumming.
Il progetto unisce jazz e situazioni post-rock con l’aiuto di Pacorig al rhodes che crea una atmosfera liquida, surreale.
Se Cathy Cline ci propone una partenza sobria e composta a breve Bigoni forza il suo sax raggiungendo picchi, Abuela Maria si presenta come una libera improvvisazione, De Rossi si diverte a giocare con poliritmi, spostamenti di accenti, mentre il sassofono si concentra a proporre growl e trilli portando all’estremo lo strumento, la stessa volontà la ritroviamo in To The Masters traccia vibrante. Curiosa la scelta della mancanza di un basso che viene in parte supplita dal rhodes di Pacorig che si distingue soprattutto in Jean, in cui troviamo un breve assolo, pronto a costruire una base solida per le improvvisazioni dei suoi compagni.
Sam, scritta da De Rossi, vede il sassofono dialogare con voracità, il brano si chiude con l’intervento di banjo di Stefana (chitarrista dei Guano Padano insieme all’artista veronese).
Se Speed Limit 50 spinge sull’acceleratore costruendo un brano quasi rock con rhodes e sassofono dai timbri lisergici, Les Anges, brano di Satie, rispetta l’originale affidando al clarinetto di Bigoni la parte da leone.
Elpis nelle mitologia greca era la personificazione della speranza contenuta nel famoso vaso aperto da Pandora. Se la donna non era riuscita a permettere alla speranza di uscire De Rossi ci riesce con questo progetto aperto alle suggestioni della contemporaneità
Zeno è di Verona! L’ho dal vivo a suonare le pelli per Vinicio Capossela.
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