Da diverse settimane nel mio impianto stereo stazionano alcuni album di musicisti italiani, tutti inviatimi dagli stessi musicisti o dai loro ufficio stampa. Non è certo questo il motivo che mi spinge a parlarne, ho da sempre applicato il concetto che se un album non mi convince è meglio parlare d’altro, nel massimo rispetto per chi ci ha lavorato a vario titolo.
Quindi, verso questi album di cui parlerò, ho un feeling totale e un gradimento pieno. Non si tratta di vere recensioni, ma solo di impressioni, sensazioni colte al volo, suggerimenti per coloro che volessero approfondire, sia con l’acquisto che con l’ascolto tramite le solite piattaforme streaming. Inizio oggi da un duo, una formula rischiosa, soprattutto se entrambi i protagonisti suonano praticamente gli stessi strumenti.
E’ il caso dei Novotono, il duo formato dai fratelli Adalberto e Andrea Ferrari, che con questo splendido Wood(Winds) aggiungono un altro tassello al precedente e notevole Overlays. Apparentemente non si tratta di una proposta per tutti i palati, poichè si tratta di una formazione di soli fiati, dove il colloquio e l’intreccio sono elementi portanti, unitamente a giocosità (Coco the puppet, Ghegheghegè), profondità (Big Apple Pie, Lines of light) e interplay continuo in ogni brano.
(Foto Luciano Rossetti)
La formula richiama i duetti dei grandi chicagoani, penso a Braxton/Mitchell (1976) e a Braxton/Jarman (1971), ma laddove l’architrave portante era il blues dalla visionarietà astratta, qui a prevalere è l’intensità lirica stemperata al fuoco dei legni e delle ance. Questa particolare modalità fa si che l’album scorra piacevolmente; richiede, come norma, un ascolto attento, ma poi ripaga ampiamente in termini di emozione e intensità. Caldamente consigliato.
Andrea Ferrari: bass clarinet, alto saxophone, baritone saxophone, Eb tubax
Adalberto Ferrari: bass clarinet, clarinet, alto saxophone, soprano saxophone, contrabbass clarinet
CD – 12 tracks – 51:17 min
One way
Un tratto marcato e materico. Un intenso flusso di energia, 1:34
Melodie per un burattino di legno
La colonna sonora di una storia tutta da inventare…, 4:11
Gegheghè
Un intreccio ritmico, un richiamo al rock&roll, rivissuto con densità e spessore, 3:05
Coco the puppet
Il viaggio spensierato di una marionetta attraverso la molteplicità della natura e i suoi aspetti sensoriali. I suoni, gli odori, i colori, i rumori delle foreste, 3:48
Spigoloso sweet waltz
Un pensiero lieve per un tema essenziale, 3:27
Big apple pie
Un unico “dolce” ambito/contenitore in cui dialoghi armoniosi e leggeri si alternano a fasi di concitazione energetica, 5:28
Old Durmast
Vecchie aste di rovere e legni vari in una vecchia bottega, pronte per essere lavorate e modellate…., 7:11
Folletto folle dei boschi
Folletti, troll, piccolo esseri, intrecci cespugliosi, si rincorrono, urlano, bisticciano, certe volte si incontrano e percorrono strade parallele…, 2:17
Contratubax Sequoia
Giganti, passi pesanti, alberi che lasciano solchi al loro passaggio, 6:15
Lines of light
La linearità e la simmetria. Da un pezzo di radice si crea e si modella in continuità con il senso espressivo suggerito dalla natura…., 5:08
Poli
Frasi musicali che cambiano posizione, due soggetti, con doppio punto di vista, 4:44
Wooden Toys
I giochi di legno e le loro storie. La semplicità, lo spazio ed il pensiero creativo ci trasporta altrove, 4:03