In attesa di ulteriori conferme sui festival jazz che normalmente popolano l’estate ligure, il primo ad uscire allo scoperto con l’annuncio del programma 2020, in concomitanza con il cartellone di iniziative ospitate nell’area del Porto Antico di Genova, tutte organizzate nel rispetto delle disposizioni di sicurezza del periodo, è il Gezmataz Festival & Workshop, giunto quest’anno alla XVII edizione con la guida del chitarrista Marco Tindiglia.
Un programma che alterna nomi illustri e promesse, jazz ed altre musiche del mondo, che illustriamo di seguito.
22 luglio. Motus Laevus ed Esperanto. L’inizio sarà all’insegna della commistione fra jazz e world music con due gruppi che hanno come comun denominatore il chitarrista ligure Luca Falomi. Motus Laevus è un quartetto composto da Tina Omerzo(piano), Edmondo Romano (fiati), Marco Fadda (percussioni) e Falomi, che ha da poco pubblicato un album “Y” (Felmay rec.) ricco di sapori e sfumature colte dall’area del mediterraneo. Esperanto è invece un trio con Falomi, Rodolfo Cervetto e Riccardo Barbera, reduce anch’esso da una recente prova discografica omonima pubblicata da Da Vinci records con la partecipazione di Javier Girotto e Fausto Beccalossi.
23 luglio Tommaso Perazzo Trio Un pianista del 1996 legato a Genova , ma che ha compiuto in Olanda parte dei propri studi ed il periodo di prime affermazioni, Perazzo si è aggiudicato nel 2018 l’”Award best piano soloist” del Conservatorio di Amsterdam ed il “Premio Internazionale Massimo Urbani 2018” e ha da poco pubblicato con il suo trio l’album “What’s coming next”(Musicamdo rec. ) con Kimon Karoutzos e Marcello Caudillo. Un piano trio ricco di promesse sulla scia dei migliori epigoni del genere da Mehldau a E.S.T.
24 luglio Ralph Towner. Maestro della chitarra, multistrumentista, membro fondatore degli Oregon, un artista che ha contribuito ad abbattere più di una barriera fra jazz, world music e classica, fin dai primi anni settanta artista di riferimento dell’etichetta ECM, con la quale ha inciso ben 26 album, ultimo dei quali “My foolish heart” dedicato a Bill Evans nel 2017.
25 luglio Unknow di Gianluca Petrella, Marco Tindiglia, Furio Di Castri, Michele Rabbia. Un progetto speciale del festival con il suo direttore che affiancherà alcuni musicisti fra i più visionari della scena italiana.
26 luglio Rita Marcotulli. Si conclude con un piano solo della grande pianista romana, con un repertorio a sorpresa in cui non mancheranno composizioni originali e songs rilette secondo la prospettiva aperta che la musicista ci ha abituati a riconoscere come marchio distintivo della propria arte.