“Quando ho sentito per la prima volta Henry al piano, non pensavo fosse un musicista italiano – dice Tony Coleman, batterista per molti anni del celebre B. B. King – avevo la sensazione che si trattasse di un musicista black”.
Migliore complimento non poteva esserci per Henry Carpaneto, pianista e bluesman ligure che, a distanza di 6 anni dal precedente “Voodoo Boogie”, ha appena pubblicato il secondo album solista, “Pianissimo“ titolo scelto per rimarcare, al tempo stesso, l’intensità e l’ampia gamma di sfumature che il musicista esprime nel suo eclettico stile, una miscela che, partendo dal blues incontra il jazz, il funk ed il rhythm and blues.
Un lavoro prodotto tra America e Italia, Nashville e Leivi, in provincia di Genova, che ha preso vita negli studi della Orange Home Records di Raffaele Abbate in compagnia di autorevoli esponenti della scena blues contemporanea come appunto Tony ‘TC’ Coleman, Lucky Peterson, Waldo Weathers, ed un manipolo di giovani musicisti italiani. “Pianissimo” si sviluppa lungo nove composizioni originali e tre covers aperte da una arrembante versione boogie woogie di “Baby’s got it” di Ike Turner, e dall’omaggio a Ray Charles di “Tumbling“. Ed a seguire, un lungo campionario di stili ed umori, che riassumono le passioni del protagonista, dalla dimensione dimessa e notturna creata dal dialogo fra la tromba di Josh Harner ed il pianoforte di “Empty“, primo brano originale di Carpaneto, alle funky “Rolling circle”, “Cold Duck Time”, cover di Eddie Harris, e “Funk thing”, con l’hammond in prima linea, dal gumbo alla New Orleans di “Nola” con un concitato finale fiatistico, ad una swingante cover di “Moanin” di Art Blackey, fino alle ballad dagli aromi soul come “I’ll be there“. “Strong woman“, unico brano can la voce di Tony Coleman, ospita anche un bruciante assolo del compianto bluesman Lucky Peterson inciso negli Stati Uniti, come tutte le parti della ampia sezione fiati composta da Varney Green (trombone), Rod Allen (sax), Freddie Holt e Josh Harner (trombe). Pietro Martinelli al basso, Paolo Maffi ai sax, Stefano Bergamaschi alla tromba ed Andy Pitt alla chitarra completano il cast di questo riuscito e sanguigno affresco black.
stupendo!!
"Mi piace"Piace a 1 persona