Se, come ci auguriamo tutti, fra qualche tempo potremo pensare ai mesi scorsi come un ricordo lontano, una parentesi difficile e dolorosa nell’arco delle nostre vite, questo disco potrebbe essere un viatico efficace. Fra il 22 ed il 23 febbraio 2021, nel pieno della “seconda ondata” e delle misure retrittive alle libertà personali più pesanti ed incisive, Max De Aloe, armonicista e Roberto Olzer, pianista, entrambi esploratori di territori musicali che dal jazz confluiscono verso la classica ed altro, già compagni di avventure musicali in contesti di gruppo, decidono di registrare in duo nella casa di Olzer in Val d’Ossola, una session totalmente artigianale, senza l’ausilio di fonici o particolari apparati di ripresa. “L’idea di registrare in duo, da tempo accarezzata, è arrivata in un momento storico tanto straniante e difficile come quello del lockdown: da una parte sentivamo l’urgenza di chiuderci in solitaria a fare musica, dall’altra la mancanza del pubblico lungo questo anno è stata terribile. Abbiamo quindi pensato di condividere l’idea con un pubblico immaginario, con chiunque avesse voluto partecipare mettendo qualcosa di suo.” E infatti, “Una notte di coprifuoco“(barnumforart) ,è diventato, tramite il supporto che riporta la registrazione di quella notte, stampato in 500 copie numerate ed autografate, uno straordinario ed unico lavoro collettivo, composto, oltrechè dalla musica – dieci brani fra covers ed originali che rappresentano con i loro climi notturni e malinconici, sognanti o carichi di speranze, una mappa dei sentimenti che tutti abbiamo vissuto – da una valanga di disegni, poesie, racconti, o ricette, riflessioni, slogan di bambini, persone comuni, artisti, nonni, genitori, adolescenti, carcerati, personaggi noti e non. Ogni cd contiene uno speciale messaggio in bottiglia di chi ha contribuito, ed anche le copertine sono disegnate appositamente una per una da artisti che si sono messi a disposizione del progetto. “Una notte di coprifuoco diventa così un lavoro corale nel quale non ci siamo solo noi, Max e Roberto, ma anche le 500 persone che con la loro piccolo opera ci hanno voluto aiutare in quest’impresa un pò folle. Un modo per esorcizzare questo periodo e ridare alla musica la capacità e la forza di veicolare bellezza e sogno“.
E la musica parte da una assorta title track che confluisce naturalmente in “Always and forever” di Pat Metheny, si immerge nel mistero di “Strange meeting” di Bill Frisell, per tornare in superificie con la melodia di “The nearness of you” e poi affrontare una sentita versione di “Alfonsina y el mar ” di Felix Luna e Ariel Ramirez. Ci sono poi due composizioni classiche scelte in continuità con il clima generale dell’album , la “Pavane op.50” di Gabriel Faurè e l'”Andante dal Piano Concerto” di Francis Poulenc, due composizioni di Olzer, la crepuscolare “A ballad” ed un profondo “Epilogo“, e loo struggente finale di “Ore giorni mesi” di De Aloe che, al ritmo avvolgente di un tango, con il pianoforte e la fisarmonica, sembra raccontarci il passare del tempo in questo temporaneo vuoto che ha avvolto le nostre vite durante i mesi di chiusura. La copia che ho acquistato del cd , la numero 244, contiene anche una poesia a firma Chandra Livia Candiani, scritta a mano, che riporto qui di seguito per completare il racconto di questa piccola grande opera che mi sento di consigliare a tutti, sia per il valore simbolico che per la qualità musicale.”Il dolore degli altri/non mi sta in mano/ e nemmeno in gola. Più che altro sta nel petto/nella sua memoria/luogo schivo/che fa stazione/che scartavetra le fughe“


Una Notte di Coprifuoco