“Come ritrovare un vecchio amico. Dopo tanto tempo, magari dopo queste restrizioni da pandemia, incontrarsi e riprendere i soliti discorsi come non fossero passate settimane, mesi. E ricordare i soliti vecchi episodi che ci legano, insieme, magari, al racconto delle ultime novità.”
Cosi’ Andbar iniziava la recensione di We4 un anno fa e cosi’ è stata la prima impressione sabato sera nell’Auditorium Sant’Antonio a Morbegno, sul palco il quartetto di Fabrizio Bosso grazie alla organizzazione di Ambria Jazz con il sostegno del Comune di Morbegno. Un filo spezzato che si riannoda, un ritorno alla musica dal vivo confortato da una folta presenza di pubblico, fatto non sempre consueto in Valtellina.
La proposta musicale del quartetto, imperniata quasi completamente sui brani dell’omonimo album dello scorso anno, è un post bop moderno e muscoloso, inframezzato da coinvolgenti ballads e impreziosito in alcuni brani da un interessante sguardo verso soluzioni nuove e strade meno battute. In questo senso The way we see è parso il brano più avanzato e ricco di fermenti seminali.
Ma la vera sorpresa, almeno per me, è stata ritrovare a distanza di pochi anni dall’ultimo ascolto live non più un ottimo solista accompagnato da un buon trio, nel quale eccelle il pianista, bensi’ un vero gruppo, rodato e perfettamente paritario, in cui le voci soliste sono addiritura tre, considerando la crescita esponenziale del contrabbassista Jacopo Ferrazza ed il talento straripante di Julian Oliver Mazzariello al pianoforte.

Per quanto riguarda Bosso c’è poco da aggiungere alle altre innumerevoli volte in cui ho avuto il piacere di ascoltarlo dal vivo. Dotato di tecnica sopraffina e di una voce strumentale sempre più personale e riconoscibile, ha compiuto un ulteriore salto di qualità, mettendo le sue doti al servizio del gruppo e della musica, meno effetti speciali ma molta più sostanza.
In questa crescita collettiva sta il segreto della riuscita del concerto di una formazione che è sicuramente tra le proposte più interessanti oggi ascoltabili nel nostro paese. Un pubblico caloroso e partecipe ha contribuito a trarre il meglio dai quattro musicisti sul palco. Tra i temi ascoltati merita una segnalazione una citazione di Round About Midnight in cui il tema affiorava e scompariva nello scambio dei ruoli. Molto lirico il bis finale, un brano dal titolo esplicativo, Cantabile, suonato da Bosso tra le file degli spettatori e concluso sul palco con la citazione della ninna nanna di Brahms per augurare la buona notte al pubblico. Nonostante le pessime notizie di questi giorni, la serata è stata all’insegna della bellezza e della speranza.

Foto di Matteo Codega