“La prima volta che fui fermata mentre rubavo dischi fu a Parigi, nell’autunno del 1991. Avevo appena varcato la porta del più grande negozio di dischi e stavo fuori sugli Champs Elysees quando tre vigilanti saltarono fuori dal nulla e mi circondarono. Agitavano dei walkie talkie urlando qualcosa in francese a qualcuno dentro al negozio. Avevo circa 20 cd di Mingus in mano. Mi spinsero di nuovo dentro al negozio, scortandomi oltre le casse che io avevo ignorato, su per una lunga scala ed attraverso una serie di uffici, fino a che mi ritrovari seduta davanti alla scrivania del direttore del negozio. Era in piedi quando entrai, alto e minaccioso. Spiegai che avevo preso i cd perchè il negozio non aveva alcun diritto di venderli, erano stati stampati da etichette discografiche pirata, nessuna delle quali aveva pagato royalties ai musicisti, e che non avevo nessuna intenzione di riportarli sugli scaffali. Il direttore mi guardò incredulo e disse che avrebbe chiamato la Polizia. Prese il telefono ed io gli dissi di procedere. Suggerii anche che chiamasse i quotidiani e le televisioni ed anche la principale rivista francese che aveva la redazione dall’altro lato della strada, in modo che potessi spiegare la faccenda una sola volta a tutti quanti. Il direttore mi guardò con aria feroce dalla scrivania e mise giù il telefono. In tono più gentile disse che un terzo dei prodotti che erano in vendita nel negozio rientravano nella categoria che io stavo condannando, che io non avevo alcun diritto di prendere ciò che apparteneva ad una attività commerciale legittima e che lui semplicemente offriva al pubblico ciò che il pubblico desiderava acquistare. Tenni duro. Gli ricordai che i bootlegs nel negozio facevano concorrenza ai dischi ufficiali, gli dissi che così facendo favoriva un atto criminoso..Gli dissi anche che mi dispiaceva non avere rubato i cd il giorno precedente quando il lavoro di Mingus intitolato “Epitaph” era in scena in uno dei più grandi teatri di Parigi pieno solo a metà. Gli dissi che il clamore di un mio arresto avrebbe riempito la sala. Il Direttore, allora, si alzò in piedi ed uscì dall’ufficio. Aspattai da sola con i miei cd in mano. Dopo un pò qualcuno entrò e mi disse che potevo andarmene. Quando uscii dal negozio avevo sempre i cd in mano. L’allarme non suonò. Per anni ho girato per gli scafali dei negozi di dischi durante i tour, asportando i dischi illegali di Mingus. L’ho fatto quando Charles era vivo e dopo la sua morte. La media sugli scaffali era di tre bootleg contro un discoo ufficiale. Ho preso i bootleg in piena vista e sono passata davanti al banco della cassa. Se un tempo riuscivo ad impilare diversi lp , il formato dei cd è meno maneggevole e quindi al centro dei negozi ho strappato la plastica delle copertine e li ho lasciati sugli scaffali. Con l’eccezione di Parigi ed una volta a Chicago, non sono mai stata fermata. Credo di avere avuto un effetto negativo sulle vendite di questi dischi, che rappresentano un grosso mercato. Così ora ho deciso di continuare la mia lotta su una scala più grande. Jazz Workshop Inc , che detiene i diritti di pubblicazione del materiale lasciato da Mingus, ristamperà ufficialmente e legittimamente le migliori registrazioni rubate. Miglioreremo le edizioni pubblicate illegalmente con note autentiche, fotografie , dati storici e le venderemo a prezzo più basso. Metteremo i pirati fuori del business. Questo è il nostro piano. Siamo armati, io e Joel Dorn: Revenge records ! Chiunque sia in possesso di bootleg di Mingus ci contatti. Le presse stanno aspettando. “
Sue Mingus c/o Jazz Workshop Inc.Suite 43 – S Manhattan Plaza 484 West 43 St New York

Il racconto di Sue Mingus compare sul libretto di “Revenge” il primo (e forse unico) prodotto della propria crociata : una registrazione del concerto dato dal quintetto di Mingus (Clifford Jordan. Jaki Byard, Eric Dolphy e Dannie Richmond) il 18 aprile 1964 alla Salle Wagram di Parigi, il giorno precedente alla registrazione del concerto al Theatre des Champs Elysèes che avrebbe poi trovato collocazione ufficiale nel triplo LP targato America ristampato in 2cd nel 2003 dalla Universal Music France come “The great concert of Charles Mingus“. Molte le affinità di repertorio fra i due shows, anche se poi le strade percorse non sono speculari, ed addirittura la prima versione del triplo America prendeva in prestito dal concerto del giorno prima “So long Eric” l’addio a Dolphy, causa deficit tecnici di registrazione della versione originale, poi restaurata sul cd. Comunque sia in entrambi i cd , “Revenge” e “The great concert of Charles Mingus“, testimonianze del tour europeo della primavera 1964 con dodici date in due settimane, (le prime quattro delle quali con la presenza di Johnny Coles alla tromba, costretto a lasciare il palco per un malore poi rivelatosi dovuto ad un ulcera proprio il giorno del concerto alla Salle Wagram) ci si trova di fronte ad una delle migliori espressioni della musica di Mingus, un arcobaleno di invenzioni ed emozioni dipinto sullo sfondo della storia del jazz , da Art Tatum e Fats Waller a Parker ed Ellington.
