… e lo fa in grande stile. Non facciamoci del male e sorvoliamo sulla raffica di concerti dei suoi musicisti in giro per l’America, sul tendone personalizzato che campeggerà a settembre nel mitologico Festival di Monterey….
L’oramai storica label si fa un primo, bel regalo di compleanno scritturando il talentuoso multisassofonista James Carter, che al suo precocissimo debutto nei primi anni ’90 fece scalpore per la sua prodigiosa padronanza dell’intera tradizione jazzistica, mescolata con frequenti ed avventurose sortite nei territori della sperimentazione. Carter è forse finalmente approdato sulla riva giusta dopo lunghe peregrinazioni da un’etichetta all’altra che quasi mai giovano ad artisti dal grande potenziale. Aspettiamo i primi frutti di questa liaison, sperando che superino anche certe cose egregie già pubblicate dal sassofonista.
Sorvoliamo anche sul terzo “Blue Note Review Box”, costosa chicca per collezionisti che purtroppo conterrà tra l’altro anche le ristampe LP di alcuni album di gran pregio da tempo scomparsi dalla circolazione e molto desiderati (uno per tutti, “Patterns” di Bobby Hutcherson….. anche “Africaine” di Art Blakey).
Ma l’inossidabile label anche stavolta non smentisce la sua nota attitudine democratica predisponendo una serie di corposissime playlist (una da 80 brani, guarda caso…) , disponibili su Spotify ed Apple Music, che conterranno cose veramente rare, come il primo ‘hit’ di Blue Note, un ‘Summertime’ di Sidney Bechet del 1939…
https://open.spotify.com/playlist/37i9dQZF1DWTR4ZOXTfd9K?si=rrVofF3MSmuXdTm3ZdX9aA
https://open.spotify.com/playlist/5TtGuJhGPKgrjZ9Hd9C3Hn?si=1NQfQ_TBSgyl9eqD1_ZWTQ
Si prosegue con l’incarico conferito al ‘Tone Poet’ Joe Harley, famoso negli States per aver creato e diretto ‘Music Matters’, una collana di LP di altissima qualità tecnica ed editoriale, masterizzati esclusivamente con tecnologia analogica. Harley ha a disposizione l’intero catalogo Blue Note ed anche quello di altre etichette dalla stessa assorbita, per individuare titoli di grande qualità musicale, ma poco conosciuti, che verranno riediti su LP 180gr di qualità ‘audiophile’, partendo direttamente dai master originali. A febbraio usciranno i primi due album della serie, “Etcetera” di Wayne Shorter e “Now He Sings, Now He Sobs” di Chick Corea (annata 1968, tranquilli… è in compagnia di Roy Haynes e Miroslav Vitous).
Anche l’attuale ‘lider maximo’ della label Don Was si è poi messo personalmente al lavoro con l’aiuto di Cem Kurosman per preparare delle sorte di ‘boxes tematici’, che raggrupperanno ristampe in vinile di album riuniti secondo un comune filo tematico: sono già annunziati ‘Blue Note Debuts’, ‘Great Reid Miles Covers’ (wow!!!), ‘Blue Note Live’, ‘Blue Note Drummers Leaders’ ed altro. Le pubblicazioni cominciano da aprile.
Per gli appassionati d’arte, sono previste ristampe su tela di alcune delle famose copertine disegnate dall’estroso Reid Miles, così come di alcune celebri foto di Francis Wolff, tutte già dovutamente incorniciate.
Infine una notizia agrodolce. Vi ricordate “Blue Note, Beyond the Notes”? Ne avevamo parlato QUI e QUI . Ebbene, l’etichetta ha deciso di ‘adottare’ il bel film di Sophie Huber come propria ‘biografia ufficiale’ e curerà per tutta l’estate la sua proiezione in sala e nei festival jazz, promuovendone la trasmissione anche da parte di tv web in streaming. Nell’autunno si penserà anche alla pubblicazione in dvd. Questo negli States, speriamo che per noi europei sia prevista una data più ravvicinata, visto che questa festa la guardiamo dalla finestra.
Ancora mille di questi dischi, Blue Note….. Milton56