Henri Texier, Chance, Label Bleu 2020
Il contrabbassista francese Henri Texier alla rispettosa età di 75 anni è ancora vitale e in piena forma. Dopo il riuscitissimo Sand Woman del 2018, si presenta con la medesima formazione: al sassofono contralto e al clarinetto alto Sébastien Texier, alla chitarra Manu Codjia, al sassofono tenore e soprano Vincent Lê Quang e alla batteria Gautier Garrigue.
Certamente il periodo più florido e vivace dell’artista transalpino è oramai passato anche se questo nuovo progetto, insieme al precedente, denotano una freschezza, un esprit de finesse, nel suonare, notevole.
Un lavoro collettivo che vede solo quattro brani a firma del contrabbassista e i rimanenti quattro ognuno a firma dei suoi compagni di avventura.
L’album si muove tra sonorità nord Africane e la voglia di giocare con sonorità forti e decise con una vena funky (Jungle Jig), Codjia alla chitarra si mette in mostra attraverso un fraseggio agile e vivace.
I brani scorrono piacevolmente unendo un’estrema cantabilità e melodia; l’apporto di una formazione giovane invita il contrabbassista a trovare nuova linfa e idee: Pina B. coinvolge, chorus semplice e immediato, venature di blues. Il clarinetto di Texier junior si inerpica per percorsi tortuosi e l’assolo di basso accattivante e dotato di un forte groove.
Standing Horse per solo contrabbasso conferma il talento e la versatilità di un fantastico artista: il timbro accurato, l’uso del glissato, la velocità di esecuzione e l’attenzione per la melodia sono espressi in maniera mirabile.
Un progetto energico che, se non aggiunge nulla all’ampia discografia del contrabbassista francese, ci offre divertimento, ottimi musicisti al lavoro e una gioiosa fruibilità.