Da diversi anni scrivo di musica sia sul web che per situazioni più tradizionali, ed è quindi normale ricevere via mail comunicati riguardanti musicisti, festival ed avvenimenti comunque legati alla musica e ai suoi protagonisti. In tutto questo tempo però non avevo mai ricevuto una nota come quella inviatami qualche anno fa dall’ufficio stampa di una cantante italiana, sicuramente donna di grande fascino e bellezza e cantante dalle indubbie qualità, definita dalla scrittrice Lidia Ravera “mezzo soprano e mezzo angelo del cielo”. Dov’è il problema allora ? Esattamente nell’ultima riga del comunicato, dove si dice :
“indossa abiti ICEBERG, occhiali ALLISON, gioielli ROSATO, scarpe ROBERT CLERGERIE. Tessuti di scenografia DAF DESIGN.”
Nel mio ingenuo provincialismo ero convinto che i requisiti indispensabili fossero altri e di altra natura, che so, talento e studio ad esempio. Non diventerò mai uomo trendy evidentemente, non mi rimane che accettare il fatto di essere un montanaro di rozze maniere che considera ininfluente la marca delle scarpe e, addiritura, superflui i gioielli. Comunque, il giorno in cui in un festival o ad un concerto sentirò il presentatore magnificare la marca della cravatta del trombettista, lo stile dei calzini del pianista o lo charme degli slip del bassista, capirò che il jazz non è più roba per me (già alcuni addetti ai lavori me lo suggeriscono con insistenza), e mi dedicherò esclusivamente a X Factor, non essendoci più il Festivalbar. Sapevatelo.
Tracce di Jazz 
Beh, all’inizio della sua carriera anche il buon Redman jr. aveva in copertina l’elenco di tutti i costosi accessori di tendenza che sfoggiava sulla medesima. Voglio sperare che lo facesse perchè glieli passavano gratis…. Dopo gli è passata. Sarei un po’ più indulgente con le cantanti, che alla fine sono (o debbono essere) anche showgirls, per le quali ovviamente la mise non è indifferente. Uno dei motivi per cui il mondo del canto jazz attuale mi lascia piuttosto freddo (e non sono l’unico…) . Milton56
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