Le emozioni in circolo di Enzo Carpentieri -Morse attack / Theory of dreams

Esempi dell’espressività multiforme di un artista. Mentre è alle porte un nuovo episodio del’Expanding trio con Greg Burk e Stefano Senni, due lavori rilasciati nello scorso mese di Luglio, ma risalenti, quanto a registrazione, ad alcuni anni fa , 2010/2011 e 2014, testimoniano, nella mutevolezza delle forme musicali, il percorso inquieto ed avventuroso di un musicista come Enzo Carpentieri. In entrambi i casi si uniscono alla batteria del titolare Pasquale Mirra al vibrafono e Rob Mazurek alla tromba, ma la formazione in trio di “Theory of dreams” catturato dal vivo al “Jazz By The Pool” di Montegrotto Terme, Padova, l’8 agosto 2014 , si allarga al basso ora di Danilo Gallo ora di Stefano Senni, ed alla chitarra elettrica di Enrico Terragnoli in “Morse attack” con brani tratti da due date di registrazione fra il 2010 ed il 2011, in uno soltanto dei quali compare Mirra. La differenza di clima fra le due opere può essere colta a partire dalle due belle immagini di copertina, opera in entrambi i casi di Michele Santin. Sullo sfondo scuro comune, colori e forme che si sovrappongono in un contesto caotico nel caso dei brani più vecchi. mentre tre linee orizzontali cromaticamente differenziate occupano lo spazio visivo che incornicia la teoria dei sogni, riferimento razionale che sovrasta gli screzi di colore sottostanti. Un pò così anche la musica, che su “Morse attack” è una densa colata di ritmo , a partire dall’iniziale “Visible light” , con lo strumento del leader a condurre una libera scorribanda sottolineata dal ruolo melodico della cornetta di Mazurek. Uno schema che permea tutta la session, caratterizzata da un’incessante energia ritmica e dalla voce eclettica del trombettista statunitense che alterna frasi assertive, contorni lirici e supporto alla definizione ritmica delle improvvisazioni, sempre al servizio del collettivo. In alcuni casi, seguendo lo sviluppo di questa musica complessa e frastagliata, che talvolta richiama epiche profondità progressive, pare di assistere al processo creativo nel suo divenire: accade ad esempio nella estesa title track o in “Cq signal” dove una iniziale fase in libertà evolve gradualmente verso una dimensione strutturata, fino ad assumere forma compiuta ed andamento definito. Menzione d’obbligo per i dettagli, siano il brusco sferragliare della chitarra o le corde del banjo di Terragnoli, o ancora una angolare armonica o il vibrafono di Mirra, tutto congiura a dare vita ad un flusso creativo vitale ed inarrestabile, di cui la batteria del leader costituisce ossatura centrale dalla dinamicità inarrestabile. Un carattere che ritroviamo in “Theory of dreams“, unitamente ad una più accentuata dimensione melodica, evidentissima nella stupenda “Liquid desire” – con la cornetta di Mazurek che spazia dagli stridori alla ripresa di un tema lirico impostato dal vibrafono – e ad un clima generale meno convulso, per quanto ricco di episodi sempre molto caratterizzati ritmicamente . Dopo l’immersione nell’onirica title track, si viene catturati dalle intricate reti ritmiche di “Red eye movement“, si attraversa l’estesa suite “Unconscious lush“, oltre 20 minuti di scambi e dialoghi fra i tre strumenti in un contesto aperto a continue evoluzioni ritmico armoniche con lo strumento di Mirra che alterna risonanze metalliche a beats trascinanti, e si conclude il viaggio con il convulso e trascinante free blues di “Memory filter“. Uno articolato e complesso, l’altro lirico ed estroverso: due ottimi biglietti da visita, disponibili sulla pagina bandcamp sotto riportata, per fare la conoscenza di un musicista che manifesta qui due delle sue molteplici identità musicali. E contribuire a “mettere in circolo” musica che veicola emozioni.

https://enzocarpentieri.bandcamp.com/

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