Tornare a Cormons dopo più di una decina di anni e per il venticinquennale del festival è un sogno che coltivavo da molto tempo, aspettavo solamente di conoscere il programma per avere l’ennesima conferma della bontà delle scelte e della qualità dei musicisti, per non parlare naturalmente delle attrattive enogastronomiche che il Collio da sempre offre ai visitatori. Per tutti gli appassionati che ci seguono cercherò di realizzare una cronaca giornaliera qui su Tracce di Jazz dei principali concerti della rassegna.
Il festival da Cormòns si dirama in varie località – non mancheranno gli appuntamenti a Gorizia/Nova Gorica, capitale della cultura 2025 – con concerti in aziende vitivinicole, cantine dei produttori di vino, dimore storiche, nella stagione che esalta i colori delle colline e i profumi dei vini. Un festival che da sempre celebra la pace e la fratellanza fra i popoli in un territorio di confine, mai come in questi tempi valori da condividere e fare propri.
25 concerti in programma (e un’anteprima) per festeggiare insieme le ‘nozze d’argento’ del festival dedicata a due figure fondanti di Circolo Controtempo che ci hanno lasciato in quest’ultimo anno, Claudio Corrà e Fulvio Coceani e a Paolo Burato, storico collaboratore della manifestazione, mancato nel 2021.
L’ANTEPRIMA. Lunedì 10 ottobre, alle 20.30, nello spazio del Kulturni Dom di Gorizia, protagonista dell’anteprima del festival sarà la Zerorchestra, che sotto la direzione del maestro Oscar Marchioni, accompagnerà dal vivo “Safety Last!” (Preferisco l’ascensore), il film più conosciuto di Harold Lloyd, tra le grandi comedies mute hollywoodiane degli anni Venti. L’incasso della serata sarà devoluto in beneficenza all’associazione Amici del Cuore di Trieste, per finalità relative all’attività della Struttura complessa cardiovascolare di Trieste.
IL PROGRAMMA. Si parte con il programma mercoledì 19 ottobre, alle 20.30, nel Teatro di Cormòns, con la MINGUS NIGHT che celebra uno dei padri del jazz mondiale, Charles Mingus, nel centenario dalla nascita: sul palco “Mingus Fingers”, con il sassofonista Daniele D’Agaro e il contrabbassista Alessandro Turchet, seguito alle 22 da “Viceversa – the Music of Charles Mingus”, progetto del contrabbassista Giovanni Maier e del trombettista Flavio Davanzo in collaborazione con la Scuola di jazz del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste.
Giovedì 20 è la giornata di una delle leggende del jazz, Michel Portal, classe 1935, per i francesi e per i jazzisti di tutti i continenti, una sorta di mostro sacro, uno degli ultimi “grandi vecchi” della free music europea, vista anche la sua longevità di carriera. Polistrumentista di eccelso virtuosismo, compositore prolifico, pluripremiato autore di colonne sonore per il cinema (tre volte Premio Cèsar) è atteso alle 21.30 con la sua band nel Teatro comunale di Cormòns.
La giornata si apre alle 11 nella cantina Jermann di Dolegna del Collio con il contrabbassista e compositore Ferdinando Romano che presenta il suo primo album da leader; alle 15, nel Castello di Spessa di Capriva del Friuli, arriva Periscopes + 1, progetto del pianista Alessandro Sgobbio e del sassofonista Emiliano Vernizzi, con la batteria di Ruben Bellavia: un percorso crossover tra scrittura e improvvisazione, sonorità post-rock, prog ed elettronica; alle 18, a villa Attems di Lucinico, spazio agli Elder Ones, il quartetto guidato dalla vocalist e strumentista indiana Amirtha Kidambi: una band dalle improvvisazioni audaci, che spinge i confini del jazz e delle forme elettroniche.
Venerdì 21, il programma prende il via alle 11, nella splendida Abbazia di Rosazzo, con “Santuario”, il viaggio musicale tra Europa e America del sassofonista argentino, naturalizzato italiano, Javier Girotto e del fisarmonicista Vince Abbracciante; alle 15 Villa Codelli di Mossa ospiterà il concerto del trio capitanato dal sassofonista e polistrumentista Gabriele Mitelli: presenteranno il nuovo disco “Three Tsuru Origami” (Gabriele Mitelli, John Edwards, Mark Sanders, progetto WE INSIST! Records); alle 18, a Villa Attems di Lucinico, dagli States arriva il trio Thumbscrew, formato dal bassista Michael Formanek, dalla chitarrista Mary Halvorson e dal batterista Tomas Fujiwara. Si chiude alle 21.30, nel Teatro di Cormòns, con due dei massimi esponenti della nuova scena jazz inglese, Binker & Moses, e anche loro presentano il nuovo album, “Feeding the Machine”.
Sabato 22, si parte alle 11 dal Kulturni Dom di Nova Gorica con la band guidata dal pianista Fabrizio Puglisi, Guantanamo, una formazione che si ispira al grande patrimonio della tradizione afro-cubana; alle 15 Villa Attems di Lucinico accoglie il trombettista Steven Bernstein con i Sexmob, gruppo jazz americano con sede a New York; alle 18 approda nel Nuovo teatro comunale di Gradisca d’Isonzo, dalla Svezia, il Fire! Italian Defeat, progetto che coinvolge uno dei gruppi più significativi e influenti del jazz di ricerca di oggi e che include le jazziste italiane Zoe Pia e Sara Ardizzoni, produzione di Centro d’Arte dell’Università di Padova, Area Sismica e Circolo Controtempo.
Chiude alle 21.30 nel Teatro di Cormòns il ritorno di Bugge Wesseltoft, il norvegese pianista, compositore e pioniere del jazz elettronico accompagnato dal tedesco Henrik Schwarz, uno dei più ricercati produttori di musica elettronica che ha remixato star da Michael Jackson ad Ane Brun.
Sempre sabato, alle 11, nella sala conferenze della Cantina Produttori di Cormòns, si terrà un evento speciale intitolato “Jazz & Wine Festival 25. Storia e storie di un festival senza confini”, incontro che chiamerà a raccolta molti di coloro che hanno “fatto” il festival lungo questi venticinque anni. A condurlo, e a raccogliere quello che vuol essere un racconto corale, sarà Luca Vitali, giornalista bolognese, collaboratore di Angelica festival e autore de Il suono del Nord (Auditorium edizioni, 2014).
Domenica 23, alle 11, nella Tenuta Villanova di Farra d’isonzo, saranno le jazziste italiane Camilla Battaglia, voce, e Rosa Brunello, contrabbasso e basso elettrico, con le loro incursioni elettroniche live, ad aprire la giornata; alle 15 si “sconfina” a Vila Vipolže, nell’omonima località slovena, dove dagli States arriva il trio del sassofonista James Brandon Lewis che compone e porta in scena una musica grintosa, funky ed esplosiva. Per il gran finale, alle 18.30, sale sul palco del Teatro di Cormòns il trio di una delle promesse del jazz made in Usa, Julian Lage, giovane chitarrista californiano, che a 34 anni è già stato candidato 3 volte ai Grammy della musica jazz.
C’è molto altro nel festival, Jazz & Taste è un piccolo festival nel festival realizzato nelle aziende vitivinicole dove all’ottimo vino sono associati musicisti e musiche parimenti interessanti. Insomma, c’è molto da ascoltare, degustare, vedere in quello che nel tempo è diventato uno dei festival italiani più importanti e seguiti. Personalmente per esserci debbo mettere in conto un migliaio di chilometri tra andata e ritorno ma non ho dubbi che ne valga assolutamente la pena, Veniteci, non ve ne pentirete.
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